Eugenio Pieraccini

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Critiche

…Il mondo clericale, la vita del circo, le vianesche figure degli ambulanti, degli innamorati e così via. E’ la possibilità di recuperare nella memoria un mondo semplice e vivo da cui Pieraccini “pescava” i suoi personaggi , svincolandosi da ogni scuola per proporre figurazioni tutte sue, legate a quell’abbecedario che è patrimonio dei naifs ma che Pieraccini probabilmente superava con l’intuizione profonda di un amante della natura e delle cose portando anche in esse uno spirito ironico, pungente , che talvolta sfiorava la drammaticità...

FRANCO RICCOMINI giornalista

 

…Eugenio Pieraccini è un naif alla Rousseau, ma c’è un gusto toscano nelle sue ingenue composizioni e nella raffinatezza dell’esecuzione che le trasporta in una atmosfera di fiaba, dove può apparire lo spirito di Lorenzo Viani,ma sentito in chiave personale. Se Pieraccini è un naif, non è tuttavia un ingenuo perché quello che ottiene lo ottiene perché lo vuole anche con il ragionamento e con un mestiere raffinato, sia pure senza astuzie. Le prospettive spesso esatte, la levigatezza della pittura,, la pulizia in un’atmosfera trasparente e l’umorismo dei personaggi caricaturati; di certe situazioni e di taluni particolari sono l’espressione di un carattere: quello suo e della sua terra: Un carattere bonario ma attento alle contraddizioni e pronto a rilevarle con acutezza ma senza acredine, anzi tingendoli di rosa e di azzurro con un tocco di poesia…

DINO VILLANI critico

 

… Dove il tema dominante, restando sempre quello dei pretini e delle monachine, figurano altri soggetti:battaglie, sposalizi, venditori ambulanti. Mi sembra che coloro i quali si sono occupati di questo artista si siano fatti prendere più dai soggetti che penetrare nel suo mondo poetico, validissimo ed attuale in mezzo alla confusione e alle alternative nauseanti di astrattismo o figurativo che oggi aduggiano le rassegne nazionali. Pieraccini continua imperterrito cercando di determinare con maggiore rigore e precisione la sua visione della vita e degli uomini. La sua pittura si è fatta meticolosa , più aderente ai temi trattati; i colori più squillanti, bianchi luminosissimi , verdi accesi,neri brillanti creano l’atmosfera del racconto fiabesco in cui appare un’umanità senza urti, senza drammi, dove gli uomini più austeri e impegnati moralmente giocano come bimbi…

ALDO ORDAVO pittore

 

…. Vedendo tutta quella spassosa iconografia dedicata agli innocenti e talvolta maliziosi svaghi di fratini,di monachine, di seminaristi e di pretini di ogni risma, abbiamo anche trovato l’origine di tante imitazioni, non così argute né così indovinate dal punto di vista della “trovata”. E se il Pieraccini è stato largamente imitato ciò significa che il suo genere piace ed è “sfruttabile”. Fantasia, abilità di disegnatore e di colorista, brio da non finire garbo nell’estrosità stessa e anche buona dote di espressione, sono le qualità della pittura del valente artista, versatile quanto pochi altri…

ENRICO CONTARDI critico

 

…I naifs francesi da Rousseau a Benoit hanno certo avuto il loro influsso notevole su Eugenio Pieraccini che delle lezioni di erotismo e di ironia ha fatto in parte tesoro. Anatole Jakovsky lo accoglierebbe con entusiasmo in una seconda edizione dell’”Eros du Dimanche”. Egli ha volto lo sguardo sul panorama di questa “Art Naive” e ne ha saputo trarre un profitto che dal punto di vista artistico ha senz’altro un valore. Se ha usato intelligenza e raffinatezza lo ha fatto però con una modestia intuitiva di candore e così, a suo modo, si pone nel contesto di questa particolare arte…

NEVIO IORI critico

 

…Dipingo fino a quando non mi sento a posto, ”pulito”, introduce Pieraccini . Arte come profilassi quindi, un’attività mistica e liberatoria, recuperata, in fondo,al bisogno elementare e privato di verificare la natura e il valore di un’immagine alla radice delle sue modulazioni primitive. Nell’area pittorica estenuata dalla eredità tormentata e dolente di Lorenzo Viani, Eugenio Pieraccini irrompe con la sua ”Joie de vivre” oltraggiosa e sensuale. Compiacente idilliaco-estroso -stravagante, inevitabilmente compromesso nel gusto strafottente e cordiale della battuta è tuttavia riscattato dalla qualità bizzarra e diversificante di una naturale vena popolaresca tra Rebelais e Swift….

MATTEO DISCEPOLO pittore

 

…Pieraccini è un autodidatta, non ha frequentato nè scuole nè accademie. In lui la conoscenza e l’armonia del colore sono innate; innato il senso del gusto e della costruzione che rispondono soggettivamente ad un “humour” scintillante. Osservando i suoi lavori ci si accorge che Pieraccini è anche un disegnatore sincero, privo di fronzoli, che tira dritto al risultato, onestamente, con chiarezza. Eugenio Pieraccini esprime, nella tematica preferita dei pretini, delle monachelle, dei fraticelli, il suo animo di uomo aperto a tutte le confidenze, di amico sincero dell’umanità; lui, sempre sorridente anche nelle avversità, eterno bimbo nel cuore, si mostra artista squisito e di grandi possibilità.  Per questo avvallo i giudizi espressi da tanti critici, alcuni dei quali lo hanno annoverato tra i validi esponenti della nostra generazione artistica…

ANCHISE MARCHI gallerista

 


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